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FISIOTERAPIA
Linea Sinapsi

 

Riabilitazione Post-Traumatica e Post-Operatoria

La riabilitazione post-operatoria è un percorso fisioterapico finalizzato a raggiungere il miglior risultato possibile dopo un intervento chirurgico. Prevede una serie di esercizi riabilitativi, svolti sotto l’occhio vigile del terapista, atti a favorire il recupero completo del paziente.  I tempi di recupero sono da valutare a seconda del singolo caso, dal periodo di immobilità e dai tempi dettati dai chirurghi ortopedici. Questo tipo di riabilitazione è indicata dopo interventi di protesi d’anca, protesi di ginocchio, artroscopie di spalla, sutura e reinserzione dei tendini della cuffia dei rotatori, sutura del tendine di Achille, etc. La riabilitazione è anche indicata per pazienti che hanno subito fratture e il relativo periodo di immobilità, necessario per far saldare i monconi. Dopo un periodo di immobilizzazione le articolazioni necessitano di una graduale e controllata ripresa del movimento fisiologico, che deve essere guidato dalla figura del fisioterapista al fine di riottenere un movimento più corretto possibile.

 

Terapia Manuale o OMT (Orthopaedic Manipulative Therapy)

La Terapia Manuale o OMT (Orthopaedic Manipulative Therapy) è un approccio fisioterapico che si occupa di risolvere il dolore di origine muscolo-scheletrica, attraverso tecniche manuali ed esercizi terapeutici, dopo un’attenta valutazione del disturbo riferito e dei fattori (interni o esterni) che possono influenzarlo, negativamente o positivamente. Il Terapista Manuale tratta disturbi articolari e muscolari con tecniche manuali specifiche; per prolungare, aumentare e mantenere gli effetti di tali tecniche manuali, il terapista insegna esercizi attivi specifici fornendo una corretta assistenza nella loro esecuzione. Il Terapista Manuale pone una serie di quesiti al paziente durante il primo incontro, per comprendere la causa dei disturbi e per determinare i fattori che possano influenzarli negativamente o positivamente. Questa serie di domande (Valutazione) è seguita da un approfondito esame clinico, fisico e biomeccanico. Successivamente viene elaborato un piano di trattamento e fornite le informazioni necessarie per comprendere il disturbo, e per imparare a gestirlo con successo nella vita quotidiana.

 

Tecar-Terapia

La Tecar-Terapia, il cui nome è acronimo di Trasferimento Energetico Capacitivo Resistivo, nasce nel 1997 in Spagna e negli ultimi anni ha avuto un ruolo sempre più importante anche in Italia.
La Tecar-Terapia utilizza una macchina che, sfruttando il principio del condensatore, determina uno spostamento di cariche elettriche. Queste cariche penetrando all’interno del segmento corporeo interessato, vanno a stimolare quelli che sono gli scambi metabolici, ossia la quantità di ossigeno, nutrienti e sostanze di scarto che entrano ed escono dalle cellule del nostro corpo. Così facendo vengono accelerati i normali processi di guarigione del nostro organismo attivando i normali processi riparativi e antinfiammatori producendo tre cambiamenti biologici:

  • Incremento del microcircolo;
  • Vasodilatazione;
  • Incremento della temperatura interna (termoterapia endogena).

Gli effetti che questi cambiamenti vanno a produrre sono:

  • la diminuzione del dolore e dell’infiammazione,
  • il drenaggio di formazioni edematose,
  • la stimolazione della riparazione tissutale

Questi hanno lo scopo di diminuire il dolore percepito dal paziente.

Il terapista ha a disposizione due tipi di manipoli da usare:

  • CAPACITIVO:
    è ricoperto di vetroceramica e permette di concentrare l’azione delle cariche sui tessuti che hanno al loro interno una maggiore quantità di acqua, ad esempio i muscoli e le cariche si concentrano intorno al manipolo;
  • RESISTIVO:
    rivestito in metallo, ha una azione molto più efficace sulle ossa, sui legamenti e sui tendini e sfrutta la resistenza dei tessuti.

Nelle fasi acute delle patologie, dove ci sono ancora i processi infiammatori in atto, va utilizzato un livello di energia basso, che è definito come ATERMIA, che va a stimolare l’incremento del microcircolo. Il paziente con questo tipo di utilizzo non percepirà calore. Temperature più elevate, dove il paziente avrà la sensazione di caldo sulla parte da trattare, vengono usate in casi di contratture, infiammazioni croniche, cheloidi, capsuliti e stati adesivi.

 

Trattamento del mal di Testa

Il trattamento del Mal di Testa non è solo con l’utilizzo dei farmaci.

Si deve sapere infatti che, se soffri di emicrania o cefalea puoi rivolgerti anche ad un fisioterapista specializzato nel trattamento di questa patologia.

Il principio su cui si basa questo trattamento è ACCENSIONE-MODULAZIONE-SPEGNIMENTO (AMS), che consiste in test palpatori provocativi per verificare subito di riprodurre (accensione), ridurre (modulazione) e risolvere (spegnimento) i sintomi del tuo mal di testa.

Se questo accade, significa che ciò che abbiamo stimolato è “rilevante” e partecipa come causa principale o secondaria alla tua cefalea. Questo quindi è un indicatore positivo del fatto che la terapia manuale e esercizi possono essere utili per ridurre la frequenza, durata, intensità, localizzazione e disabilità dei tuoi attacchi.

Le tecniche manuali dei test consistono in manipolazioni passive o attivo-assistite, graduali e rispettose, eseguite con le mani su cute, nervi, muscoli e articolazioni secondo posizioni e direzioni precise.

 

Tape Neuromuscolare

La metodologia del Taping NeuroMuscolare (NMTConcept) è una terapia biomeccanica che utilizza stimoli decompressivi e compressivi per ottenere effetti benefici sui sistemi muscoloscheletrico, vascolare, linfatico e neurologico, prefiggendosi scopi clinici e riabilitativi. Con l’applicazione di nastri si formano pliche cutanee durante il movimento corporeo che facilitano il drenaggio linfatico, favoriscono la vascolarizzazione sanguigna, riducono il dolore, migliorano il range di movimento muscolo-articolare e la postura. Il Taping NeuroMuscolare è una tecnica non invasiva, non farmacologica, che completa la terapia riabilitativa e offre ai pazienti una cura alternativa, efficace e localizzata. Può essere applicato per svariate problematiche, ad esempio:

  • lombalgia e sciatalgia
  • cervicalgia
  • problematiche di spalla (post-chirurgia, frozen shoulder..)
  • trattamento ematomi
  • trattamento linfatico
  • affaticamento muscolare
  • alluce valgo
  • post intervento di artroprotesi di ginocchio
  • distorsioni di caviglia

 

Bendaggi Funzionali

Il bendaggio funzionale è un presidio di contenzione dinamica che, utilizzando bende adesive estensibili ed inestensibili opportunamente combinate e disposte, si propone di ottenere la protezione ed il sostegno di strutture muscolo – tendinee e/o capsulo-legamentose. Il bendaggio funzionale può essere utilizzato per scopi preventivi, terapeutici o riabilitativi. Nella prevenzione, viene utilizzato normalmente per la gara e l’allenamento ed ha la precisa finalità di proteggere le strutture potenzialmente più vulnerabili. I bendaggi preventivi devono sempre essere rimossi dopo la gara o l’allenamento. Nel trattamento, i bendaggi terapeutici vengono usati in seguito a lesioni traumatiche acute (es. presidio integrativo ma non sostitutivo di eventuale apparecchio gessato ) o microtraumatiche croniche (es. tendinosi) in cui il danno anatomo-patologico è contenuto o assente. Il fine è quello di ottenere la guarigione clinica della lesione evitando l’immobilizzazione totale. Nella riabilitazione i bendaggi vengono usati quando, ottenuta la guarigione strutturale della lesione (indipendentemente dalla gravità e dal tipo di trattamento), si vuole ottenere un precoce ripristino della completa articolarità, della vigilanza propriocettiva e della coordinazione motoria.

 

Pilates Terapeutico & Pilates In Gravidanza

Il Pilatesè un metodo di esercizio fisico creato per distendere e rinforzare il corpo, basandosi su dei principi, quali EQUILIBRIO, ALLINEAMENTO, RESPIRAZION E STABILITA’ DEL CORE.

Questo avviene cercando l’allungamento, la flessibilità e la tonificazione dei grandi muscoli, non andando ad aumentarne la massa ma agendo sulla stabilità, e andando a lavorare sui piccoli muscoli interni che aiutano a mantenere una corretta postura.

Questo metodo viene introdotto nell’ambito riabilitativo come aiuto nel trattamento di molte patologie, con l’obiettivo di migliorare il coordinamento del corpo, andando ad aumentare la consapevolezza del proprio stato fisico.

È un metodo semplice e a basso impatto, consigliato come uno dei metodi più sicuri di esercizio fisico, quindi può essere consigliato a tutte le età e anche per donne in gravidanza.

Questa tecnica infatti, è suggerita anche durante la gravidanza, sia come puro esercizio fisico per mantenersi in forma, per donne che hanno sempre praticato sport, sia per prevenire o curare quei disturbi, quali lombalgia, dolori agli arti inferiori, che possono presentarsi nel corso dei 9 mesi della gravidanza.

Se non ci sono controindicazioni specifiche date dal medico, questa tecnica si può praticare durante tutto il periodo di gestazione, adottando degli accorgimenti specifici nei diversi trimestri e per le singole mamme.

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